Museo Mulino di Sopra
Museo della civiltà contadina e dell'attività molitoria

Il mugnaio

Personaggio multifunzione, il mugnaio (mülenér) era nei mulini più piccoli anche proprietaro dell'edificio in cui lavorava.

L'esperienza lo dotava di conoscenze di idraulica e dinamica: infatti, dalla portata d'acqua controllava la velocità di rotazione degli ingranaggi e regolava di conseguenza l'afflusso del grano nelle macine.

Doveva avere doti organizzative per coordinare il lavoro di più persone e gli usi ed abitudini dei clienti.

Statua riproducente un mugnanop
Statua che riproduce un mugnaio nel presepe dei Sabbioni

Era giocoforza un artigiano, in grado di aguzzare le macine, riparare gli ingranaggi oppure il carro (carèt o barèta) con il quale compiva il giro dei clienti.

Doveva possedere forza fisica, per trasportare i sacchi (i sach) pieni di grano e farina, e per pulire in primavera la roggia (fà la sgüra).

Era un abile commerciante, perfettamente in grado a far di conto e al quale la saggezza popolare attribuiva doti di bonaria astuzia.

Ma svolgeva anche un lavoro duro e molto faticoso che poteva portarlo nel tempo a contrarre malattie professionali anche molto serie. Ad esempio, con l'avanzare dell'età potevano insorgere malattie di tipo reumatico per il continuo contatto con l'ambiente umido; poteva soffrire di artrosi e problematiche all'apparato scheletrico, a causa del sollevamento di pesanti sacchi, talora trasportati a spalla.

La liberazione nell'aria di sottili polveri durante la macinatura poteva essere causa di malattie respiratore, delle quali l'asma era la più comune.

Infine, gli ingranaggi in movimento erano la principale fonte di infortuni, senza contare gli sdrucciolamenti sul ghiaccio invernale.

 Ultimo aggiornamento: 11/09/2018


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